Gartner definisce l’Application Security Posture Management (ASPM) come un approccio che:
“Analizza i segnali di sicurezza lungo tutto il ciclo di sviluppo, distribuzione e operatività del sftware per migliorare la visibilità, gestire meglio le vulnerabilità e applicare i controlli.”
Con il continuo aumento del ritmo nello sviluppo delle applicazioni, diventa essenziale rilevare e mitigare in modo proattivo le minacce alla sicurezza in ogni fase del ciclo di sviluppo. Nonostante l’adozione di misure di sicurezza applicativa (AppSec), i team di sicurezza e sviluppo si sentono sempre più frustrati per la mancanza di visibilità e per i processi manuali legati all’uso frammentato degli strumenti attualmente in uso.
La piattaforma OX Active ASPM risponde a queste criticità offrendo una copertura di sicurezza completa, una prioritizzazione contestualizzata e una risposta automatizzata con remediation integrata lungo tutto il ciclo di vita dello sviluppo software. Inoltre, consente alle organizzazioni di compiere il primo passo verso l’eliminazione delle pratiche manuali di AppSec, garantendo al contempo uno sviluppo sicuro e scalabile.
AppSec Data Fabric: Copertura continua fornita da scanner nativi, integrati in modo trasparente con strumenti di terze parti e ambienti di controllo versione, CI/CD, registry e cloud. Questo approccio offre una visione olistica che riduce la necessità di supervisione manuale e analisi, evitando l’utilizzo di strumenti disomogenei che possono generare lacune nella copertura, dati in conflitto e debito tecnico.
Analisi dei Percorsi di Attacco (Attack Path Analysis): Un’analisi completa dei percorsi di attacco consente agli utenti di visualizzare e affrontare rapidamente le problematiche di sicurezza da una console di gestione unificata, accelerando significativamente i tempi di risposta e migliorando l’efficienza nella gestione delle attività di sicurezza.
Prioritizzazione Contestualizzata: Valuta in modo efficace l’exploitability, la reachability e l’impatto, riducendo il rumore di oltre il 97%. La prioritizzazione di OX fornisce una visione dettagliata dei Dockerfile, incluse SBOM (Software Bill of Materials), SCA (Software Composition Analysis) e il rilevamento di segreti in chiaro all’interno di codice, container e log. Gli utenti beneficiano inoltre di un’analisi approfondita della sicurezza open-source, advanced taint analysis e data flow analysis.
Remediation Automatica e Workflow No-Code: Semplifica le attività di remediation grazie a un’interfaccia drag-and-drop, automatizza la generazione di ticket e notifiche, e applica policy per mantenere la sicurezza in produzione. Gli utenti possono creare workflow no-code che attivano azioni automatiche come l’apertura di un ticket o di una pull request per problemi specifici, il blocco delle merge fino alla risoluzione del problema e l’abilitazione della protezione dei branch nei repository critici.
OSC&R: Il framework proprietario OSC&R di OX, sviluppato in collaborazione con esperti di Google, Microsoft e GitLab, fornisce un modello completo per chiarire i rischi legati alla supply chain del software. Ispirato al modello ATT&CK, questo framework open aiuta i team di sicurezza e sviluppo a contestualizzare i rischi e a tenersi aggiornati sulle più recenti tecniche e comportamenti degli attaccanti.
Pipeline Bill of Materials (PBOM): Traccia codice, pipeline, artefatti, immagini container, asset runtime e applicazioni. Oltre alle funzionalità tipiche di una SBOM, una PBOM garantisce l’integrità di ogni build, verifica che tutte le applicazioni in produzione siano sicure e riduce la superficie d’attacco. Più di un semplice inventario dei componenti presenti nelle app in produzione, una PBOM è una lista dinamica di ogni componente utilizzato per costruire ed eseguire il software. Una PBOM rappresenta un registro firmato di ogni build di pipeline, includendo l’intero ciclo di vita del software, la genealogia delle versioni, i risultati degli strumenti di sicurezza, gli hash di build, e molto altro.
OX Security complementa perfettamente la piattaforma di Secure Digital Transformation di Bridge IDT perché offre una sicurezza end-to-end della supply chain del software attraverso un approccio potente low-code/no-code. Questo la rende perfettamente allineata con la visione di Bridge IDT di democratizzare l’innovazione sia nei team tecnici sia in quelli di business.
In settori come i Servizi Finanziari, l’Energia, le Utilities e la Sanità — dove sviluppatori, team DevOps e integratori “citizen” contribuiscono tutti insieme alla costruzione e al rilascio di soluzioni digitali — OX consente alle organizzazioni di mettere in sicurezza l’intera pipeline CI/CD senza richiedere competenze approfondite di sicurezza.
La sua interfaccia intuitiva, i workflow automatizzati e le integrazioni pronte all’uso garantiscono che la sicurezza diventi un abilitatore, non un ostacolo, per una trasformazione digitale scalabile e resiliente.
Semplifica e automatizza la protezione end-to-end delle supply chain del software — attraverso codice, dipendenze, container e infrastruttura — grazie a una piattaforma unificata low-code/no-code.
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Con Boaz Bartzel (OX) e Giuseppe Rossi (Bridge IDT)
Grazie per la vostra oartecipazione!